Corso Magia della Golden Dawn: L’Angelologia – Modulo 1/4 – con Sebastiano Fusco

Seminario di Sebastiano Fusco

DOVE:
Libreria Rotondi o altra sede sempre in Via Merulana, Roma.

QUANDO:
Domenica 10 novembre dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle ore 15:00 alle 19:00.

COSTO:
Quota intera € 160.

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COSA ASPETTARSI DAL SEMINARIO:

Il seminario si divide in due parti. La prima, teorica, definisce le dottrine e le tradizioni su cui si basa la Magia Evocatoria, le forme simboliche attraverso le quali si esplica la sua azione, la cagione delle sue procedure, la natura e portata dei suoi effetti.

La seconda parte, pratica, descrive le azioni specifiche di una procedura evocatoria tipica, il senso degli strumenti impiegati, le motivazioni che giustificano le fasi specifiche dei rituali, la struttura delle varie formule cerimoniali, gli aspetti e le cagioni della preparazione intrinseca dell’evocatore, chiarendo il senso interiore delle pratiche descritte dagli antichi grimori.

Secondo la Tradizione nell’universo agiscono Forze trascendenti che ne organizzano e dirigono le dinamiche non soltanto a livello fisico (ovvero quello agibile con i nostri sensi e i nostri strumenti e che è interpretabile con la ragione), ma anche su piani differenti della realtà, accessibili soltanto per illuminazione spontanea, o doti innate, o circostanze eccezionali, e dei quali possiamo avere limitata conoscenza unicamente mediante processi simbolici.

Queste Forze archetipiche sono sette, e per spiegarne allegoricamente la natura i sapienti d’un tempo le collegarono ai sette astri visibili ad occhio nudo nel cielo: il Sole, la Luna e i cinque pianeti del mondo antico. Una Forza determina l’origine e un’altra la fine; una determina la crescita e un’altra il declino; una dà luogo alla stabilità e un’altra alla mutevolezza; una, infine, regola i fenomeni periodici. Il loro intercomporsi in ogni aspetto del visibile e dell’invisibile determina la struttura e la dinamica dell’Universo Magico, ovvero la “Cosa Unica” che comprende tutto ciò che è, e di cui noi e il mondo fisico non siamo che una limitata parte. “Limitata” ma non infima, perché in noi, cioè nell’Uomo, è racchiusa la scintilla divina che comunque ci collega al Tutto.

Non possiamo avere conoscenza immediata delle Forze magiche perché sono emanazione diretta della Volontà divina, e la loro natura trascende i nostri sensi e la ragione umana. Possiamo tuttavia raffigurarci simbolicamente i loro “principi efficienti”, ovvero le forme attraverso le quali si estrinseca la loro azione nel mondo visibile e in quello invisibile.

Per adattarle alla limitata funzionalità della mente umana, i sapienti d’un tempo assegnarono a queste “forme” aspetti coerenti col modo di pensare della gente comune: le descrissero cioè come Angeli e Demoni. Come tutte le forze, infatti, anche quelle trascendenti sono “polarizzate”: hanno cioè un aspetto che, nei limiti della ragione umana, possiamo genericamente definire positivo e uno negativo. Ma ciò soltanto rispetto alla nostra circoscritta percezione dell’Essere, perché non siamo in grado di concepire la loro causa efficiente.

Sin dalla più remota antichità sciamanica, l’umanità ha concepito metodi per prendere contatto con queste rappresentazioni simboliche delle Forze magiche, le ha categorizzate in base alla loro natura intrinseca e agli aspetti della loro azione sul Tutto, ad ogni livello, ed ha assegnato loro nomi e raffigurazioni per identificarle. In pratica, ha messo a punto sistemi per evocare Angeli e Demoni, e interagire con essi.

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