Il sacro amplesso
Brelich Mario
Adelphi
1972
€16,00
Disponibilità: Disponibile
La forma, sorprendente, di questo libro potrebbe essere definita «esegesi romanzesca». La storia di Abramo e Sara viene qui sottoposta a una interpretazione che nulla vuole avere di scientifico ma che, con un inconfondibile tono di ironia e di saggezza, mira soprattutto a ritrovare un disegno di rapporti archetipici – e a riviverli in tutta la loro ambiguità. Tranquillo e temerario, Brelich riprende questo tema capitale, colma con esuberanza le numerosissime lacune della vicenda che l’Antico Testamento ci ha tramandato in pochi tratti, ‘ripulisce’ il Signore dalle ingenue giustificazioni che gli apologeti hanno escogitato per le Sue bibliche malefatte e, quasi avesse assistito a ogni momento di essa, illustra tutti i vari passaggi della vita di Abramo, uomo pieno di folli passioni e menzogne, che si abbandona con fervore alla concezione del Dio Unico.
Ma non è solo l’audacia dell’assunto a colpire immediatamente in questo libro: è anche lo stranissimo amalgama dei toni. L’estrema agilità di movimento nei più riposti meandri psicologici non intacca mai l’integrità arcaica dell’insieme, che ci fa apparire il paesaggio biblico in tutto il suo spessore di fatto e di favola, come attraverso l’occhio di un grande pittore naïf. E la disinvolta sfrontatezza della narrazione e delle interpretazioni si accorda paradossalmente col mistero e la maestà della vicenda. Sicché giustamente Karl Kerényi – consigliere segreto di una analoga, apparentemente, e celebre impresa letteraria: Giuseppe e i suoi fratelli di Thomas Mann – nel presentare una precedente «esegesi romanzesca» di Brelich su Noè, l’aveva giudicata «qualcosa di nuovo e unico». Nel suo delicatissimo equilibrio, tutto il testo è mosso da una costante malizia, che soltanto alla fine sarà sopraffatta e riassorbita nell’immenso, sconvolgente riso del Signore, sigillo del libro.
Orlandi Alessandro
Esaurito
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