“Mediterraneo, la porta d’Oriente” è un incontro con Silvia Ronchey che, nelle parole del moderatore della serata, Gianluca De Martino, si preannuncia ricco di spunti di riflessione e dialogo, un’opportunità unica per varcare tutti insieme un’altra porta della rassegna letteraria “Oltre la soglia – Porta Magica 2024”.
Silvia Ronchey, una delle più rinomate studiose di storia e filologia bizantina è la persona che ci guiderà oltre la seconda soglia della nostra rassegna ispirata alla Porta Magica di Roma.
Autrice di numerosi romanzi, saggi e articoli, la Ronchey ha saputo affascinare i lettori con opere come “La cattedrale sommersa”, “Storia di Barlaam e Ioasaf. La vita bizantina del Buddha”, “Ipazia. La storia vera” e “L’ultima immagine”, dedicato a James Hillman con cui ha vinto il premio Viareggio nel 2022.
Questo incontro offre una rara opportunità per esplorare le tante tematiche trattate dalla Ronchey nei suoi lavori, con un focus particolare sul Mediterraneo come crocevia di civiltà, luogo di scambio e contaminazione culturale che – a conti fatti – ha sempre arricchito entrambe le sponde. E sul ruolo avuto in questa storia da Bisanzio, fondata quasi in contemporanea con Roma, poi divenuta Costantinopoli: l’attuale splendida Istanbul.
E potremo parlare degli anni ’70 in cui leggere autori come Elémire Zolla, René Guénon o Friedrich Nietzsche era considerato quasi un atto di ribellione intellettuale per giungere all’odierna “tabula (semi)rasa” delle menti, riflettendo sull’incepparsi dei meccanismi di trasmissione del sapere e sul contributo che, in un mondo globalizzato, il Mediterraneo, con la sua storia plurimillenaria, può ancora dare.
Si parlerà anche di James Hillman e della sua idea di psiche “mediterranea”, contrapposta alla psiche nordica del maestro Jung e popolata di archetipi incarnati nel mito greco.
Rassegna organizzata dalla Libreria Rotondi con il patrocinio e la collaborazione della Società Dante Alighieri, in collaborazione con Anec Lazio, Piazza Vittorio APS, Blu Banca, Esquilino 150 anni. Ogni giovedì, dal 20 giugno al 5 settembre, a Piazza Vittorio Emanuele II, Roma, varcheremo una soglia ideale, rappresentata simbolicamente dalla vicina Porta Magica o Alchemica, incontrando autori e libri che si sono distinti per aver privilegiato percorsi innovativi di interpretazione della realtà.
Silvia Ronchey è professore ordinario di Civiltà bizantina all’Università di RomaTre. Oltre ai numerosi saggi specialistici e alle traduzioni dal greco bizantino, come quella della Cronografia di Michele Psello (Fondazione Lorenzo Valla, 1984), ha scritto libri di ampia diffusione, tra i quali ricordiamo: «L’aristocrazia bizantina» (Sellerio, 1998, 1999), con Alexander Kazhdan; «Lo stato bizantino» (Einaudi, 2002, 2019); «L’enigma di Piero» (Rizzoli, 2006); «Il guscio della tartaruga» (Nottetempo, 2009); «Il romanzo di Costantinopoli» (Einaudi, 2010), con Tommaso Braccini; «Ipazia. La vera storia» (Rizzoli, 2010); «Storia di Barlaam e Ioasaf. La vita bizantina del Buddha» (Einaudi, 2012); «La cattedrale sommersa. Alla ricerca del sacro perduto» (Rizzoli, 2017). Collabora regolarmente a “La Repubblica” e al suo supplemento “Robinson”.
Scrive sulle pagine culturali dei giornali italiani dal 1989. Per più di vent’anni ha collaborato regolarmente a La Stampa e al suo supplemento Tuttolibri. È stata autrice e conduttrice di programmi televisivi per la Rai, tra cui L’altra edicola (RaiDue, 1994-1999) e Fino alla fine del mondo (RaiDue, 1999). Ha realizzato interviste a testimoni del secolo quali Claude Lévi-Strauss, James Hillman, Ernst Jünger, Jean-Pierre Vernant, Elémire Zolla.
L’incontro con James Hillman, in particolare, ha dato origine a una duratura collaborazione che si è espressa, oltre che nelle interviste televisive, nei due libri-dialogo “L’anima del mondo” e “Il piacere di pensare” (Rizzoli, 1999 e 2001, entrambi ristampati in BUR) protraendosi fino alla scomparsa di Hillman: il loro ultimo libro-dialogo (“L’ultima immagine”, Rizzoli 2021, BUR 2023) è uscito postumo nel decennale della morte. Tra i suoi programmi radiofonici, si segnalano il ciclo sulla caduta di Costantinopoli in Alle 8 della Sera (RadioRaiDue), la serie sul melodramma antico, medievale e bizantino in Di tanti palpiti (RadioRaiTre) e le serie Contaminazioni del sacro, Il buddhismo e l’occidente e Queste anime viventi: animali, anima, mondo (RadioRaiTre).
Gianluca De Martino, fisico, ex libraio, consegue la laurea anche in Filosofia e Teologia. Nel 2014 pubblica, insieme al matematico Daniele Corradetti, “L’Uomo e il Cosmo” per i tipi della Bastogi, nel 2015 diviene “Benemerito” della Società Dante Alighieri.