Questo testo di Tommaso Palamidessi ci introduce alla psicologia e psicoscopia archeosofica.

Scrive, infatti, l’autore: “Consentiteci a scopo didattico di descrivere la costituzione occulta (così definiamo l’intima struttura psicobiofisica e spirituale di ogni persona perché non visibile all’occhio fisico, ma a quello metafisiologico) dell’Uomo, pregandovi di seguirci, per ora, con la fiducia e la semplicità degli studenti Universitari di anatomia e fisiologia che si affidano alle lezioni teoretiche e alle tavole descrittive prima di essere ammessi alla sala operatoria, alle autopsie e all’osservazione diretta dell’uomo sezionato dal bisturi […]. Dopo, quando vi avremo spiegato ciò che sappiamo per averlo visto, indagherete personalmente voi. La psicoscopia e l’egoscopia (dal latino Ego = Io e dal greco scopèo = osservo) consentono di vedere l’intima struttura dell’Uomo e della Donna interiori, secondo la loro consistenza energetica, fluidica, psichica e spirituale. I mezzi per tale investigazione sono semplici, alla portata di tutti i volenterosi”.

Alcune terminologie quali “corpo astrale”, “chakra”, “kundalini” e altre sono ormai diffuse presso il grande pubblico, ma con definizioni spesso confuse o devianti.

Palamidessi, con questo suo ottavo Quaderno, fa chiarezza e aiuta i ricercatori e sperimentatori fornendo loro una lezione precisa e ricca di tavole descrittive. Soprattutto, indica i mezzi pratici per indagare personalmente i diversi “piani” ancora non visibili della complessa natura umana.

Ne parleremo con gli studiosi e ricercatori Gianluca De Martino e Sara Castrini.

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