L’arte del silenzio e l’uso della parola
Vico di Varo
Libreria Rotondi
2017
€17,00
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Le pagine di questo libro sono state ispirate dalla meditazione delle regole dello Zend-Avesta per il governo della parola, il testo che racchiude la saggezza millenaria dell’antica Persia. Non c’è affatto il proposito di insegnare a parlare, ma, semmai, si vuol ricordare la preziosità del tacere, ispirare l’amore al silenzio, mezzo necessario per riuscire a udire la più alta parola che si può ascoltare dalla propria voce interiore. Naturalmente, poiché il parlare e il tacere sono legati, e il silenzio è connesso all’uso quotidiano della parola, l’argomento è uno solo e l’argomentare s’intreccia. Il silenzio e il corrispondente uso della parola sono ritenuti di tale importanza nella vita dell’uomo che non c’è stata nel passato Scuola o Religione che non abbiano dato norme e prescritto regole. Nell’antichità il tacere era alla base di ogni sodalizio o associazione iniziatica, perché solo nel silenzio meditativo può maturare il pensiero. Per questo se ne occupano filosofi, psicologi, religiosi, moralisti, saggi e santi di ogni tempo e di ogni credo. Anche per questo sono fioriti pure sull’argomento, aforismi, massime, sentenze, proverbi, innumerevoli, presso ogni paese e in ogni epoca. È la saggezza millenaria raccolta e codificata che è servita da norma a tanti uomini.